tramonto

domenica 11 luglio 2010

MITI CADUTI...MITI INNALZATI


Cesen, Barbaria, Mariech, Col Posanova, Forconetta, Endimione...così nella mia infanzia mandavo a memoria i nomi di questi monti delle Prealpi come si era soliti fare con la nazionale (Zoff, Burgnich,Facchetti...). Endimione, forse per assonanza agli dei greci lo favoleggiavo quale la divinità del luogo e gli altri l'insieme del suo olimpo. Inoltre da bambino osservavo rapito, dalla finestra di casa, un grande prato adagiato placidamente sul lungo costone orientale del Tomatico (sopra Feltre). Per me equivaleva alle grandi praterie del far west, ad uno spazio infinito. Fantasticavo che ci volessero giornate intere per poter salire lassù (avventure alla Jhon Waine). Poi quindicenne vissi la mia prima esperienza di montagna, salendo ai Piani Eterni nelle Alpi Feltrine. L'arrivo a ridosso di quell'angolo di paradiso mi lasciò l'incanto negli occhi, una sensazione incredibile di bellezza. Da allora molti miti sono caduti. Endimione e decaduto dall'illusione della divinita all'insieme dei declivi erbosi che scendono verso l'alta vallata trevigiana. Sul grande prato (Prà Franzoia) ci salirò molti anni dopo, senza grandi emozioni a piedi in un'oretta, quando a causa dell'abbandono, ormai si era ingloriosamente ridotto ad un ristretto pascolo, relitto...a futura memoria.I Piani Eterni invece si rinnovano incantevoli ad ogni stagione.

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