tramonto

domenica 14 agosto 2011

CHIESA DI SAN MAURO


Non deve avere tante entrature lassù il santo Mauro. Forse perchè è uno spirito anarchico , oppure ha un'animosità un po' impicciona, o novello messia quale il Lazzaretti d'Arcidosso abbia rivolto strali contro i vizi ed i malaffari di qualche lobbies altolocate. Fatto sta che ogni tanto gli mandano qualche avvertimento incendiandogli il monte fino a lambirgli l'uscio di casa, e talvolta passano a minacce più o meno esplicite. Come qualche anno fa, quando stranamente un grosso masso caduto dalla rupe sovrastante con precisione millimetrica gli ha portato via un pezzo di tetto e tranciato di netto mezzo campanile. Sarà per queste mie fantasticherie, ma il Santo Mauro mi è simpatico. Salgo spesso su alla chiesetta, sopra Arson. E' un bello allenamento. Una tirata alquanto ripida di circa 600 metri di dislivello, un po' su strada sterrata e parte su sentiero. Oggi si respira odore di terra e aleggia un lieve profumo di ciclamino. In questa mattinata da solleone agostano, le fronde della fitta vegetazione, ora all'apoteosi, lasciano il bosco in penombra. Tutto tace, nè un sospiro di vento, nè un cinguettio d'uccello, pare sia tempo di siesta. Ma c'è anche la sensazione che la stagione stia volgendo verso lo stantio inverno. Piccoli segnali come i frutti dei carpini che si bruniscono o qualche foglia che si tinge di giallo. Sono "vibrazioni" che percepisci frequentando da sempre la natura, incomprensibili ma avvertiti. La chiesetta e le rocce d'attorno si godono appieno il calore del sole, guardando il gradevole panorama verso la piana feltrina ed i monti che si ergono a meridione. Spingo il vetusto portale d'ingresso consunto dal tempo. All'interno sacro e profano si trovano in simbiosi. Da un lato due banchi di riflessione per i fedeli, di fronte oltre la cancellata l'altare con la pala raffigurante la Madonna con bambino accompagnata da san mauro e dall'arcangelo Michele con demonio al guinzaglio. Dall'altro lato, contro il muro, due tavoli pronti per un'eventuale incontro conviviale, sotto essi oggetti che di religiosità esprimono ben poco, un secchio con cemento, del colore, attrezzatura da ferramenta, badile e rastrello. Mi soffermo a leggere il quaderno dove i viandanti esprimono loro riflessioni. Forse lassù qualche addetto dovrebbe leggerlo...il santo mauro qui in terra è...considerato.