tramonto

sabato 7 marzo 2015

SALADEN

Saladen!! Chissà per quale alchimia mentale mi viene da accostarlo ad El Alamein. Tutt'altri spazi. Infatti nulla ha in comune col suolo libico, testimone di guerra tra l'Asse e le armate della Regina. Sabbia e panzer. O ad accomunarlo all'Oregon. L'affiorare delll'immagine cinematografica di Zeb Macahan, mano sul culo del cavallo, voltato all'indietro, controllare il seguito per poi alzare il braccio portandolo in avanti gridando - Oregon!! - e partire con la carovana verso una nuova frontiera. Ma quando mi trovo nell'unico posto certo del luogo, Fraina Alta, mi rendo conto che la mia meta è uno sconosciuto limes. Vado ad intuito a cercare l'inizio della via e trovo il mio passaggio a nord-ovest dietro la casera più in alto. I segni sono rievocazioni del passato. Il sentiero sembra più un illusione.Rami, fogliame, arbusti s'impadroniscono del tracciato e si riprendono gli spazi. M'avvio a fiuto, come un cane. Poco oltre la scelta si rivelerà giustificata. Solo pochi segni riveleranno la presenza di passaggio dell'uomo nei tempi passati. L'ambiente è selvaggio. Presso un bivio in bosco di abeti il sentiero si divide, a sinistra salirà in alto verso la forcella dei Gai, per inoltrarsi nelle lande di Ramezza. Proseguendo a destra il pendio si libererà della fitta vegetazione sostituendola in pendio prativo. Ed è subito una sensazione di arcaico quella che avverto. In un prato d'incolta erba bruna dell'autunno le rovine d'una cascina che un tempo fu stalla, un doppio casolare che fu dimora, alti faggi che fanno da custodi e gendarmi, i resti di un' alta pianta crollata dal peso del tempo ora trasformata in un'opera d'arte contemporanea. Il prato rimane memoria delle umane attività. Solitario, abbandonato conduce una lenta e logorante battaglia con il bosco che inesorabile lo aggredisce. Mi aggiro nei dintorni. C'è una presa d'acqua, colonizzata da gracidanti rane. Più in là un poggio belvedere che spazia giù verso la valle, in alto su rupi inacessibili ed ambienti severi e complicati.
Sento che il tempo si dilata, una lieve brezza mi porta inquietudine, eppure questo luogo mi chiede con leggerezza di rimanere.